EPILOGO

Una notte ho sognato una donna con il volto velato.
Mentre la guardavo lei si è alzata il velo e ho visto il viso di una donna bellissima.
Si dice che la Dea sia velata perché il suo volto deve rimanere nascosto ad occhi mortali,
ma se potessimo vederlo probabilmente ci troveremmo di fronte a noi stessi.
Non sono orgogliosa delle vicende che accompagnano la fine del mio viaggio.
Molte sarebbero state le scelte e io ho fatto quella sbagliata.
Ma ho afferrato profondamente la saggezza degli antichi nella religione della Grande Dea
e nel suo simbolismo di Dea Lunare.
La luna nera, la parte oscura, appartiene a tutti.
È nella natura di cui siamo forgiati.
L’assassino, quello che ostinatamente chiamiamo l’altro, non è lontano da noi, ma è noi.
Ora il mondo mi è più vicino.
E allora forse la bellezza è una conquista che si raggiunge con la consapevolezza
e l’accettazione degli aspetti orribili di noi stessi.

Con rispetto
IO